La qualità del sonno ha un grande valore simbolico soprattutto quando dormiamo insieme a qualcuno.
Nelle relazioni di convivenza, in cui ogni sera ci addormentiamo insieme al nostro partner, è inevitabile che il nostro modo di dormire influenzi l’altro e che, a nostra volta, siamo influenzati dal modo di dormire del partner.
L’atto del dormire insieme è qualcosa di profondamente simbolico: rappresenta per la nostra memoria cellulare, la relazione primordiale con la madre, e nelle relazioni intime il contatto pelle a pelle prima di addormentarsi è qualcosa di molto potente in quanto è l’unica esperienza così simile a quella vissuta in tenera età con le figure di accudimento.

La calma mentale come rimedio ai problemi di coppia
Se uno dei due partner, o addirittura entrambi, ha la tendenza a non dormire bene e ad accumulare stress e stanchezza, è molto probabile che anche la relazione ne risenta, in quanto ci sarà la tendenza a “scaricare” sull’altro il materiale emotivo che questa disfunzione genera. Il nervosismo e la spossatezza psico-fisica aumentano la probabilità di conflitti con il partner, se all’interno della coppia non c’è un impegno comune al lavoro su di sé.
Può valere anche il contrario: i problemi e i conflitti che viviamo all’interno della coppia possono essere fonte di ansia e di stress, producendo così un aumento della difficoltà di dormire serenamente. Se per esempio abbiamo litigato con il nostro partner, sarà per noi molto difficile riuscire ad addormentarci nelle sue braccia, ci sentiremo arrabbiati, agitati, incapaci di aprirci all’amore nel momento in cui andiamo a letto.
In entrambi i casi il rimedio indispensabile è rappresentato dal lavoro su di sé, ossia dalla scelta di prenderci la responsabilità dei nostri malesseri e iniziare a entrare più profondamente all’interno del nostro inconscio, attraverso pratiche di presenza e di auto osservazione.
La Mindfulness è la disciplina più adatta per raggiungere questo scopo, poiché permette alle persone di imparare delle tecniche con cui allenarsi quotidianamente e sperimentare il potere dell’attenzione consapevole.
Vediamo insieme i vantaggi specifici della pratica di Mindfulness:
– Gli esercizi di presenza permettono di diventare più consapevoli delle nostre ferite inconsce che spesso riversiamo sul partner, e questo processo ci permette di diventare meno reattivi nella relazione. Se per esempio una sera il nostro partner è particolarmente stanco e si addormenta senza farci le coccole, saremo in grado di sentire dentro di noi il disagio e di comprendere che è qualcosa di nostro, che non ha a che fare con il comportamento dell’altro, ma proviene da una nostra ferita emotiva; dunque riusciremo con il tempo a non arrabbiarci più, a non rimanerci male, ma semplicemente a prenderci cura del nostro disagio e quindi anche della nostra ferita;
– Imparare a governare in modo consapevole la nostra attenzione ci aiuta a riconoscere meglio i meccanismi mentali e ad accorgerci che noi non siamo la nostra mente; dando meno importanza e meno potere alla mente, siamo in grado di accedere a risorse più profonde e a sentirci maggiormente equilibrati; questo migliora inevitabilmente la qualità del sonno, la gestione emotiva e la tendenza a reagire meccanicamente di fronte al partner e a ciò che reputiamo “sbagliato” in lui/lei;
– Sviluppare la presenza consapevole ci dona la grazia di sentire più profondamente i sentimenti del Cuore, come l’amore incondizionato e la compassione, e questo produce un intenso rilassamento nel nostro apparato psico-fisico, dandoci la possibilità di risolvere numerosi sintomi di origine psico-somatica, come appunto l’insonnia o la difficoltà ad addormentarsi.
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Tra le braccia di Morfeo
Nel nostro linguaggio comune, cadere tra le braccia di Morfeo significa appunto addormentarsi. Nella mitologia greca, Morfeo era proprio il dio dei sogni, figlio di Ipno (dio del sonno) e di Nyx (dea della notte).
Il poeta latino Ovidio lo descrive così: “con il battito impalpabile delle sue ali, Morfeo è in grado di entrare nelle menti di chi dorme e assumere la forma delle persone sognate”. Non a caso il suo nome deriva dalla parola greca “morphé”, che significa appunto “forma”.
Ecco che, migliorando la qualità del nostro sonno, possiamo migliorare anche la nostra attività onirica, cioè abbiamo maggiori possibilità di ricordare i sogni che facciamo durante la notte.
Spesso, quando dormiamo stabilmente con un partner, i sogni si incrociano e possono addirittura sovrapporsi, come se entrambi entrassimo nello stesso portale spazio-temporale e vivessimo le stesse avventure notturne.
Questo aspetto ha un valore altamente simbolico in quanto possiamo poi lasciare spazio all’intuizione per comprendere i significati reconditi dei sogni, e magari cogliere l’opportunità di vedere qualcosa di importante del nostro inconscio, anche riguardo il nostro modo di stare nella coppia.
Raccontarsi i sogni e scambiarsi le proprie impressioni è un modo molto intenso di condivisione con il nostro partner, perché nei sogni emergono le forze che popolano il nostro inconscio, che normalmente in stato di veglia non riusciamo a riconoscere.
Dunque, riassumendo, possiamo dire che la pratica di Mindfulness può produrre grandi benefici sulla qualità del nostro sonno, sulla facoltà di sognare e sull’equilibrio della nostra relazione di coppia. Che dire… ne vale la pena?