Esistono molte situazioni in cui le donne vivono la gravidanza in modo disfunzionale:
Se sono spesso preda di preoccupazioni e paure su come andrà il parto, sul benessere del bimbo, sui pericoli ipotetici durante i nove mesi ecc;
Se l’ambiente familiare non è di supporto ma al contrario intensifica sensazioni di paura e angoscia, perché magari il partner è assente, o addirittura disfunzionale, o perché i familiari non sanno come sostenere la gestante;
Se si tratta di una gravidanza non desiderata o addirittura imposta, e sono presenti meccanismi di rifiuto più o meno coscienti;
Se la donna ha un lavoro di grande responsabilità e non si sente libera di prendere spazio per sé e per la cura del suo corpo, e magari vive anche una situazione interiore conflittuale perché si sente costretta a scegliere tra due grandi priorità;
Se è una gravidanza difficile a causa di problemi fisici della madre o del piccolo, o per cause che si presentano in corso d’opera tipo una malattia o un incidente che rendono incerto il buon esito del parto.
Questi sono solo gli esempi principali di ciò che spesso accade nella nostra attuale società.

Incontrare la Mindfulness durante la gravidanza
La disciplina della Mindfulness possiede enormi potenzialità per risultare un supporto efficace in tutti quei casi in cui non riusciamo a vivere serenamente la dolce attesa.
Iniziare a praticare alcuni esercizi di centratura nel respiro e di osservazione dei meccanismi mentali, significa darsi il permesso, prima di tutto, di orientare l’attenzione verso di sé e verso il proprio benessere psico-fisico.
Inoltre, il beneficio che una donna incinta può trarre dalla Mindfulness consiste nel riuscire a governare meglio la propria mente e le proprie emozioni, in modo da risvegliare un’essenza più profonda, sepolta fino a quel momento sotto una serie di dinamiche reattive legate a paure, credenze e moti ansiogeni.
Contattando questa essenza, ogni donna può imparare a prendere decisioni più in linea con le proprie aspirazioni e vocazioni, nel rispetto dei propri desideri e bisogni, migliora la qualità delle sue relazioni e acquisisce sia forza, sia sensibilità nei confronti delle emozioni. Tutto questo può portare a vivere i mesi di attesa in modo più armonioso e fluido.
All’inizio è necessario attingere a una certa dose di disciplina per essere costanti nell’allenamento quotidiano, ma già dopo una settimana è possibile iniziare a percepire i primi benefici, e questo diventa il vero motore per la volontà di continuare a esercitarsi.
Un semplice esercizio quotidiano estremamente utile in gravidanza è il seguente: ogni giorno, sempre alla stessa ora, puoi scegliere un posto accogliente della tua casa per sederti comoda, con la schiena dritta e i piedi appoggiati a terra.
Risulta molto adatta per esempio una poltrona morbida, con dei cuscini che sostengano la schiena e che aiutino a rimanere in una posizione comoda ma che ti mantiene vigile.
Una volta trovata la posizione ottimale, puoi chiudere gli occhi e appoggiare le mani sulla pancia, portando l’attenzione al respiro e alla sensazione dell’addome che si gonfia e si sgonfia sotto le tue mani. Inizi a esplorare con la tua attenzione, il flusso del respiro che entra ed esce dal corpo, in un movimento ritmico e circolare, e che riempie l’addome.
Lasci che la mente continui a produrre i suoi pensieri, senza darle importanza: li vedi ma li lasci subito andare, come semplici frasi che scorrono davanti a te. La tua attenzione è pienamente sul respiro e sul movimento dell’addome. Ti accorgi che il ritmo del respiro è una culla per il tuo piccolo, è un dolce dondolio che lo avvolge. Puoi anche ripetere mentalmente, per tre volte, una frase che ti allinea alla verità dell’Anima: “la mia saggezza femminile mi guida in questo viaggio, mi fido del mio intuito e del mio corpo”.
Resta in questo spazio di connessione con il respiro e di attenzione vigile al tuo interno per almeno 7 minuti al giorno, mettendo un timer per il primo periodo. Quando hai terminato, semplicemente orienti i tuoi sensi di nuovo all’esterno, apri gli occhi e prendi contatto con l’ambiente circostante. Dopo un un po’ di tempo, che varia da persona a persona, potrai smettere di utilizzare il timer e decidere intuitivamente quanto tempo stare in connessione con te stessa e il tuo respiro.
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Recuperare la sacralità del rito e riconnettersi all’energia femminile
Praticare ogni giorno questo esercizio, lungo tutto il periodo della gravidanza, è un dono immenso che ogni donna può fare a se stessa e al figlio cui si è messa al Servizio.
I principali benefici di questa semplice pratica sono potentissimi:
Creare un rituale quotidiano, in piena presenza, sforzandoci di esserci e di sentirci vive, è un atto che il nostro inconscio registra e riconosce, a livello simbolico, come un qualcosa di antico, di saggio, di già conosciuto; il rito è nel nostro DNA, ci appartiene da sempre, ha guidato interi popoli nella loro evoluzione, e oggi lo abbiamo perduto nell’abbaglio della tecnologia e del materialismo. Per una donna in dolce attesa, è fondamentale recuperare il senso del rituale, perché il rito appartiene all’energia femminile, ed è l’energia femminile che lo rende poi al servizio dell’energia maschile; è come risvegliare una memoria cellulare insita in ogni donna, che diventa un fuoco sacro per la sua evoluzione anche come madre. L’accudimento di un neonato è fondato sulla ritualità e se ogni azione compiuta in piena presenza diventa un’azione sacra, allora l’amore che si riesce a trasmettere al piccolo assume una qualità divina potentissima, in grado di infondere nel bambino un profondo senso di sicurezza, di stabilità, di equilibrio e di connessione, elementi naturali al suo sano sviluppo.
Imparare a fidarsi di se stesse, della propria intelligenza intuitiva, del proprio corpo: la fiducia è un’attitudine del cuore indispensabile per affrontare la gravidanza in modo sano ed equilibrato, perché ci permette di non essere manipolate a livello mentale da ciò che gli altri ci vogliono suggerire. Di solito veniamo inondate di “buoni consigli” dalle amiche, dalla famiglia, dal personale medico, ma nella maggior parte dei casi sono consigli che provengono dalla mente condizionata degli altri e per lo più non ci sono affatto utili; è molto prezioso invece saper ascoltare il nostro intuito, che è la vera guida che abbiamo, affinché in ogni momento possiamo “sentire” cosa è meglio per noi e per il piccolo. Va bene ottenere dei pareri medici, ma è opportuno in ogni situazione rimanere in ascolto della voce dell’Anima, che sa meglio di chiunque altro quale è il nostro massimo bene.
Oltre alla pratica suggerita nel precedente paragrafo, ecco qui un audio da poter utilizzare durante gli ultimi tre mesi di gravidanza, quando la pancia è più evidente e si può sentire il piccolo muoversi sotto le nostre mani.
Questa pratica Mindfulness è più lunga ed è più funzionale poterne fruire con la voce guida, affinché diventi un viaggio introspettivo potente, che contribuisce a sviluppare la connessione con la sacra energia femminile.
Buon ascolto!