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Quando la Mindfulness può non corrispondere a un insegnante

Conoscemmo Lidia durante una vacanza dell’Essere in Umbria nell’anno 2022.

Aveva scelto questa vacanza con il preciso intento di sperimentare qualcosa di nuovo su se stessa e per vivere, sola, un’avventura all’insegna della scoperta.

 

Al momento della partenza, cosa avrebbe scoperto era ancora un’incognita, ma era ferma sull’assecondare la sua necessità di rallentare e fermarsi dalla frenetica routine quotidiana, infatti si rivelò l’occasione ideale per quell’intento…

Solo che avvenne anche qualcosa di più rispetto a quanto si sarebbe potuta immaginare.

 

Poté infatti sperimentare alcune pratiche della Mindfulness che le aprirono, letteralmente, un universo interiore ricco di innumerevoli sfumature, anche sul piano emotivo.

 

Entusiasta di questa esperienza e di ciò che aveva provato, una volta tornata a casa, con l’autunno alle porte cominciò a cercare delle scuole di Mindfulness nella sua zona, dove poter proseguire la sua sperimentazione .

 

Un giorno di novembre, la sentimmo per telefono e questo fu il suo racconto…

L'Esperienza di Lidia

“Ho trovato alcune offerte nella mia zona, anche perché volevo trovare qualcosa che mi desse l’opportunità di fare esperienze in presenza, altrimenti mi sarei subito iscritta alla vostra scuola e avrei frequentato on line. Così ho trovato un centro dove ,con una serie di incontri, mi avrebbe fatto fare esperienza della Mindfulness.

 

Loro erano incentrati soprattutto sulle pratiche formali e quando incominciammo mi sentii subito avvantaggiata perché alcune pratiche in programma erano proprio quelle che mi avevate fatto provare voi, ma nella realtà non era proprio così.

Purtroppo la voce del conduttore non mi coinvolgeva, troppo fioca e bassa, e non riusciva, quindi, a catturarmi. All’inizio mi sono detta che dovevo darmi il tempo per ritrovare un nuovo modo di approcciarmi che non conoscevo, ma più le lezioni proseguivano e più trovavo difficoltà.

 

In particolare il bodyscan mi risultava essere particolarmente ostico e noioso e questo mi metteva un po’ a disagio nei confronti del conduttore con il quale non riuscivo a raffrontarmi.

 

Il vostro ricordo è ancora molto vivido nel mio cuore, memore ancora di quella fantastica esperienza in Umbria per la vacanza dell’Essere. E  allora sono qui a chiamarvi per chiedervi: non è che, per caso, avreste delle registrazioni audio di pratiche mindfulness da potermi inviare?”

 

Certamente delle registrazioni le abbiamo e alcune sono proprio quelle che noi utilizziamo con il percorso della Scuola dell’Essere, così le inviammo a Lidia la quale, proprio grazie a quel materiale audio, riuscì a sbloccarsi. La sua pratica è quindi continuata ed è cresciuto forte in lei il desiderio di approcciarsi alla formazione nella Scuola dell’Essere.

Questo racconto di Lidia mette in evidenza un aspetto molto importante: la comprensione di ciò che risuona con noi e ciò che invece non risuona affatto.

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L'Esperienza soggettiva

Non tutti i formatori, insegnanti o facilitatori possono andare bene per noi, così come non tutti i terapeuti, e questo non ha assolutamente a che fare con il metodo utilizzato. In altre parole, come nel caso di Lidia, la Mindfulness è un metodo e come tale può essere praticato e insegnato in modalità diverse tra loro.

 

Ciò che fa davvero la differenza è chi trasmette la Mindfulness e con quale energia lo fa. Probabilmente per molti l’insegnante di cui parlava Lidia è perfetto per loro, per lei invece il suo approccio non era in linea col suo essere. Noi ci orientiamo verso una modalità più empatica ed emotiva piuttosto che tecnica, ma non per questo giusta o sbagliata.

 

Cosa possiamo concludere, dunque, dalla storia di Lidia?

 

Mettere al primo posto l’ascolto interiore, permettendoci di sentire le risonanze o le dissonanze con gli altri. Se un insegnante non  risuona con noi, è opportuno non affrettare conclusioni che potrebbero compromettere il nostro grado di valutazione.

 

In questi casi, infatti, applicare il pilastro della mente del principiante è fondamentale. Un’esperienza è solo un dato che determina fattori soggettivi e mai oggettivi.

 

Quest’anno Lidia, tra l’altro, è tornata in vacanza con noi all’Isola di Ischia e siamo stati felici di riabbracciarla… ci ha anche comunicato che sta prendendo in seria considerazione l’iscrizione della scuola a ottobre e noi saremo felici di accoglierla.

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