Il non compleanno

La storia di Alice nel Paese delle Meraviglie ci insegna che non esiste solo il giorno del nostro compleanno; giorno molto speciale, certo, perché riceviamo attenzioni, parole gentili, doni, affetto, compagnia.

Però arriva una volta l’anno. In quel giorno siamo felici perché ci sentiamo al centro del mondo e intorno a noi ruotano le persone care e tante sorprese.

Ma tutto il resto dell’anno? I rimanenti 364 giorni?

Ecco che una fiaba straordinaria ci aiuta a comprendere che il non compleanno è ancora più importante, dato che si festeggia tutti i giorni tranne il giorno in cui siamo nati.

E quale può essere il senso di tutto questo? E’ una folle invenzione del Cappellaio Matto o c’è un significato più profondo dietro a questa stramberia?

In verità, le fiabe contengono sempre un significato oltre le parole e oltre gli avvenimenti raccontati, proprio perché sono nate come simboli e archetipi di qualche insegnamento importante.

Il non compleanno ci suggerisce che possiamo imparare a sentirci al centro del mondo ogni giorno, ci insegna a cercare e trovare l’affetto dei nostri cari ogni giorno, ci aiuta a riconoscere la vita come una lunga serie di giorni speciali che riceviamo in dono dall’Universo.

Possiamo celebrare la vita ogni giorno e sentirci importanti e pieni di amore ogni giorno. Come si fa? Imparando ad amarci e a rispettarci, regalandoci un gesto gentile, un “piccolo lusso” ogni giorno. Per esempio, quando io sono in casa e lavoro al computer, amo molto accendere un incenso profumato e contornarmi di due o tre candele. Questo mi rende felice perché è come onorare il lavoro che devo fare e soprattutto onorare me stessa. Sento di regalarmi un piccolo lusso.

Ognuno di noi può inventarsi decine di piccoli lussi ogni giorno per sentirsi più felice, più appagato, più importante. Ognuno di noi può imparare a vivere maggiormente nel momento presente e festeggiare la vita come un grande disegno divino in cui noi ci muoviamo liberi verso la gioia e l’amore in tutto ciò che facciamo.

E se dobbiamo fare delle cose che non ci piacciono? Ecco che anche qui il non compleanno ci viene in aiuto. Di solito, quando siamo felici e pieni di amore come nel giorno del nostro vero compleanno, le cose che non ci piacciono molto, risultano comunque più leggere.

Infatti, siamo noi che creiamo la nostra realtà in base ai nostri stati d’animo. E allora, se ogni giorno è il nostro non compleanno, possiamo creare maggior leggerezza anche negli ambiti meno piacevoli. Per esempio, quando devo occuparmi della contabilità della mia partita IVA o dell’Associazione, essendo una gran noia, ricorro di nuovo allo stesso trucchetto: mi contorno di cose che mi piacciono e che mi fanno sorridere. Ho una fantastica tabella in excel tutta colorata che alleggerisce il lavoro contabile; ho un quaderno di carta riciclata pieno di figure di animali che mi piace da impazzire, e lì archivio i documenti. Uso una penna molto carina, colorata, per scrivere. E quando ho finito mi rendo conto che il tempo è volato!

Tutto dipende da dove direzioniamo la nostra attenzione. Se nei giorni di non compleanno riusciamo a rimanere concentrati sulle cose belle, sui gesti gentili, sulle frasi amorevoli, allora abbiamo compreso il messaggio di Alice e dei suoi meravigliosi amici.

La vita è un grande teatro, di per sé è già un paese delle meraviglie. Basta avere occhi per vedere la bellezza in ogni sua sfaccettatura.

E allora… buon non compleanno a tutti, e anche a me! 🙂

Parola di Annalisa