Molti dei nostri articoli del blog hanno affrontato il tema della paura, e abbiamo sempre cercato di chiarire quanta differenza ci sia tra la paura reale e la paura indotta, per questo non affronterò, nuovamente, questa sfaccettatura dell’argomento, piuttosto mi piacerebbe darvi strumenti pratici affinché possiate avvicinarvi a uno stato di equilibrio, il più permanente possibile.
Visto che lo stesso termine PAURA è composto da 5 lettere, mi propongo di darvi altrettanti 5 consigli ai fini di farvi affrontare questa emozione primaria nel miglior modo possibile, e visto che di emozione si tratta vi ricordo quanto sia fondamentale lasciarvi comunque attraversare da essa per permettere la vera “trasmutazione” interiore, ovvero quel processo mediante al quale il potenziale che porta quella data emozione possa contribuire alla vostra evoluzione, e non, piuttosto, al trattenimento che inevitabilmente porta, poi, al blocco e al congelamento.
Dunque, considerando alla base le due domande fondamentali rispetto all’emersione delle emozioni, che sono, in questo caso specifico:
1: Cosa, esattamente, sta minacciando la mia incolumità?
2: In che modo posso proteggermi dalla minaccia?
Possiamo passare, ora, ai consigli pratici che vi avevo promesso.
P come Potere Personale
Una delle cose che più ci mette in difficoltà, quando siamo trascinati dalle nostre emozioni, è quella di mantenere quello stato di lucidità che ci permette di osservare, come su un campo di possibilità, ciò di cui possiamo disporre al fine di utilizzare, con minuziosa consapevolezza, le nostre risorse interiori.
È chiaro che, in uno stato di paura, è possibile che la reattività istintiva abbia il sopravvento; tuttavia un buon allenamento di flessibilità mentale ci può aiutare a raggiungere, nel più breve tempo possibile e in maniera efficace, l’utilizzo funzionale del nostro cervello in linea con ciò che potrebbe essere meglio per noi, pur di fronte a una difficoltà.
Orientare il nostro sguardo su ciò che è possibile fare, un po’ come a riconoscere in quale direzione può essere esercitato il nostro potere personale, significa metterci sempre più spesso nella condizione di attivare il piano delle soluzioni piuttosto che quello degli impedimenti, che peraltro, a livello energetico abbassano lo stato vitale, fondamentale per passare all’azione in una situazione di pericolo.
A come Accoglienza
Essere nell’accoglienza della paura che stiamo provando, anziché nel rinnegarla, ci porta a entrare in alleanza con essa piuttosto che in sfida. Spesso sentiamo dire che chi ha coraggio non ha paura: questo è un falso d’autore bello e buono. Per sviluppare il vero coraggio è fondamentale provare la paura, altrimenti si rischia di trascinare a forza una reazione che non si basa su un dato di realtà e si rischia di fare più danni che altro.
Se io ho davanti, per esempio, un animale velenoso e non sentissi alcuna paura verso ciò che potrebbe minacciare la mia incolumità, andrei dritto incontro alla seria possibilità di farmi colpire, trasformando il mio coraggio in spavalderia sprovveduta, e così via…
U come Umano
Questo consiglio si collega con quello dell’accoglienza della paura scritto precedentemente. Infatti, nel momento in cui ci concediamo la possibilità di provare l’emozione, in questo caso la paura, naturalmente diamo libera espressione della nostra parte umana, cioè quella che non può essere rilegata a una meccanica artificiale dove, per poter fare una cosa, basta solo attivare quel pulsante.
Per quanto alcune caratteristiche del nostro cervello, infatti, siano paragonabili a quelle di un computer, proprio come proposto dalla corrente del “Cognitivismo”, noi siamo e restiamo essere umani dalle molteplici sfumature, dunque riportarci a uno stato sensibile di umanità non può che meglio aiutarci ad affrontare anche la paura.
R come Resilienza
Rimanere radicati al tempo presente, percependo la resilienza del nostro poter affrontare qualsiasi situazione poiché nulla che non possiamo gestire ci viene proposta come esperienza dall’Esistenza stessa, è un punto fondamentale per affrontare la paura.
Molto spesso la paura ci pietrifica, lasciandoci inermi di fronte alla minaccia che sta avanzando verso di noi, sia essa fisica o mentale, dunque in quel preciso momento sentire il radicamento come sensazione dell’appoggio fisico nel punto in cui ci ritroviamo può essere un generatore di energia che ci permette di recuperare quella stessa energia spersa attraverso lo stato emotivo della paura (sudore, brividi, sensazione di perdita di energia vitale etc…)
A come Amore
È molto importante essere consapevoli che tutto ciò che esiste è impregnato di Amore e che anche le situazioni più difficili possono farci sviluppare la propensione verso questo Sentimento Superiore. E questo si ricollega al potere personale e allo sviluppo del coraggio. Pensate, per esempio, al coraggio di una mamma che protegge i suoi piccoli per amore: quale grande e immensa forza può sviluppare attingendo a quell’amore?
Allo stesso modo ognuno di noi può allenarsi a vedere con gli occhi dell’Amore e provare amore, che sia per se stessi che per gli altri. Un tempo, nelle varie conferenze, portavo quello che esiste tra Paura e Amore come un bivio che rappresenta una scelta fondamentale: o viviamo per Amore o per Paura, e questo cambia notevolmente il nostro approccio con la vita. Dunque oggi vi dico: Ama anche la Paura che ti attraversa e trasformala in Amore per un obiettivo, per un ideale, per uno scopo.
Naturalmente questi sono solo consigli, ma se mi concedete il beneficio del dubbio e iniziate, con costanza, a metterli in pratica sono sicuro che potreste essere testimoni di grandi miracoli nella vostra vita.

