0,00
0

Come aprire il Cuore alla Gratitudine grazie alla Mindfulness

La gratitudine è uno stato di coscienza connesso all’intelligenza del Cuore, che un essere umano sperimenta nel momento in cui si sente sintonizzato con la vita, con qualcosa di più ampio, ed è accompagnato da un moto di profonda commozione.


Non possiamo intendere la gratitudine come un qualcosa di cognitivo, cioè un semplice ringraziamento verso qualcuno o verso qualcosa, come invece purtroppo ci viene insegnato fin da piccoli.


Chi di noi non ha ricevuto insegnamenti del tipo “devi dire grazie quando la zia ti da un regalo”, oppure “ringrazia la nonna che ti prepara sempre da mangiare!”. Impariamo che ringraziare sia un “dovere” sociale, per essere buoni e ben accetti dagli altri.

cuore-gratitudine-emozione-sentiero-dell-essere

La differenza tra ringraziare e provare Gratitudine

I modelli educativi condizionanti a cui tutti noi siamo sottoposti nella crescita, prevedono la costruzione di un’immagine di persona “buona, educata, adeguata rispetto alle aspettative altrui”. La condotta richiesta, per tutti i bambini, prevede dunque di imparare a ringraziare e a non dare per scontato ciò che gli altri fanno per loro. Di per sé, non c’è nulla di sbagliato in questo, anzi. Ma ciò che distorce la percezione del senso di gratitudine riguarda il modo con cui viene insegnata questa condotta: viene instillato un senso del dovere, un giudizio su ciò che è buono e ciò che è cattivo, una sorta di costringimento ad apparire appunto gentili ed educati.


Non si spiega ai bambini che si ringrazia per amore, che dire grazie significa essere più vicini emotivamente agli altri, ma si dice semplicemente che si fa così per non fare brutta figura, per non essere inadeguati di fronte alla società.


Dunque, come possiamo invece definire e descrivere la vera Gratitudine? Proviamo a farlo con un esempio. Qualche giorno fa stavo camminando lungo un porticato per raggiungere un negozio; a un certo punto sono passata di fianco all’ingresso di un condominio, che ha una grande vetrata che si apre sulla loggia. Dall’altra parte del vetro, c’era una signora molto anziana, un po’ ricurva, avvolta nel suo scialle blu, che guardava la gente passare.


A ognuno regalava un sorriso. Notavo che quasi nessuno la considerava, la maggior parte dei passanti si girava dall’altra parte, ignorandola. Quando ho incrociato il suo sguardo e ho visto il suo sorriso, subito ho rallentato il passo, e ho sentito muoversi dentro di me dello stupore. I suoi occhi erano neri, piccoli ma profondissimi, contornati da una fitta rete di rughe, e la sua espressione mostrava felicità. Mi sono fermata, l’ho guardata e ho ricambiato il sorriso. Mi ha fatto ciao con la mano, ho visto le sue dita deformate dal tempo, il braccio esile che si muoveva con delicatezza, il viso pieno di dolcezza.

 

Lei stava lì, a sorridere alle persone, senza nessun motivo, senza nessuno scopo; era un atto di umanità, un gesto gratuito privo di alcuno scopo se non quello di sintonizzarsi con altri esseri umani e provare lo stesso tipo di empatia. Improvvisamente ho sentito espandersi un calore nel petto, mi si sono inumiditi gli occhi, ho visto in un istante una creatura senza tempo, di cui non sapevo niente, che mi stava amando attraverso un semplice sorriso. Ho provato uno stato profondo di commozione, di connessione con lei, con la vita, con il tutto. Ho sentito l’immensità dell’essere davvero umani, al di là di ogni preconcetto, al di là di ogni “legame”, ma semplicemente perché siamo vivi e siamo fatti tutti della stessa sostanza.


La mia mano si è alzata per fare ciao, ma poi semplicemente si è appoggiata sul vetro; dall’altra parte, l’anziana signora ha fatto altrettanto, le nostre mani erano unite nonostante il freddo della vetrata. Occhi negli occhi, sorriso nel sorriso, mano nella mano. Due perfette sconosciute, che mai si erano viste prima e che forse non si sarebbero mai più incontrate, che non sapevano niente della vita l’una dell’altra, ma che semplicemente si erano sintonizzate sullo stesso piano di coscienza, donandosi reciprocamente amore in modo incondizionato.


Ho percepito una lacrima rotolare sulla mia guancia, e lei ha piegato il capo sorridendo ancora di più. Non so quanto tempo è passato, forse qualche secondo o forse dieci minuti. So solo che il mio Cuore era colmo di gratitudine, e che io la stavo sentendo nel corpo, nel petto, in quella sensazione di espansione, di appartenenza, di condivisione. Quando sono ritornata nello stato ordinario di coscienza, ho unito le mani in segno di ringraziamento, l’ho salutata con un bacio volante e ho ripreso a camminare. Solo in quel momento mi sono accorta che molti dei passanti si erano fermati a guardare, stupiti. Qualcuno scuoteva la testa, in segno di disapprovazione, come se stesse vedendo due matte da condannare, qualcuno aveva gli occhi sgranati nella totale incredulità. Poi c’era una bambina, ferma per mano alla madre, che sorrideva e comprendeva cosa stava succedendo.


Mi sono voltata e ho proseguito il mio cammino, sentendo il sorriso stampato sul viso, il corpo leggero, la mente quieta, il Cuore pieno. 


Questa è la Gratitudine: uno stato di coscienza che ci fa sentire connessi, sintonizzati, appartenenti a qualcosa di più grande, amati senza condizioni, aperti alla Bellezza della vita nella sua magica tessitura di continue sincronie.


Come aprire il Cuore alla Gratitudine grazie alla Mindfulness

Se un’esperienza del genere mi fosse capitata vent’anni fa, io sarei stata dalla parte dei passanti: incredula, giudicante, magari avrei preso in giro tra me e me quel comportamento, ritenendolo stupito, inutile, o addirittura inadeguato. Ma grazie al lavoro su di me, attraverso la presenza e l’auto-osservazione, ho creato spazio tra me e la mia mente, tra me e le mie credenze inconsce, tra me e il meccanismo di giudizio. Creare spazio significa disidentificarci dagli automatismi di pensiero e di azione che ci vengono trasmessi durante l’educazione infantile, e dunque significa poter vivere in uno stato di maggiore libertà dalle forme pensiero limitanti. 


Nell’esempio descritto, quale è stata la vera differenza? Prima di tutto, mentre stavo camminando, ero presente, ero viva, non ero persa dietro al ruminio della mente, per cui ho potuto accorgermi del sorriso dell’anziana signora, ho potuto percepire subito il suo cuore amorevole, e non sono stata attanagliata da pensieri invasivi tipo “cosa vorrà questa da me? cosa penseranno gli altri se mi fermo?” ecc. Ero LIBERA di agire secondo ciò che sentivo nel Cuore.


Probabilmente quella donna, sul finire di questa sua vita terrena, era presente e viva più di molti altri individui più giovani di lei; era connessa a se stessa, alla vita, agli altri, e lo mostrava con un semplice sorriso. 

Ed ecco che due creature presenti a se stesse, connesse e sintonizzate con la loro essenza, allora si incontrano davvero, nel profondo, anche senza legami reali nella vita quotidiana. Essere umani significa questo. 


Dunque la Mindfulness ci aiuta a liberarci da tutti quei pesi, quei condizionamenti comportamentali, quelle ruminazioni mentali che ci impediscono di essere autentici e sintonizzati con il nostro Cuore, e di conseguenza aperti alla Gratitudine.


Ricordo che, da piccola, osservavo spesso la reazione di mia madre quando apriva un regalo di mio padre e trovava qualcosa che non le piaceva. Si arrabbiava con lui oppure si sgomentava dicendo che non veniva mai accontentata. Quando invece il regalo le piaceva, si limitava a qualche commento del tipo “menomale stavolta hai scelto bene!”. Mi interrogavo sul motivo per cui non c’era né un grazie né un moto di felicità. Oggi riconosco questo meccanismo, che accade quando il nostro Cuore è chiuso a causa di ferite mai rimarginate, e che ci porta a scollegarci dall’empatia, dalla condivisione profonda, dal senso di Gratitudine. 


Aprire il Cuore alla Gratitudine è possibile se si è pienamente presenti e vivi; è dallo spazio di presenza che possiamo cogliere il bello di un istante, e sentire nel corpo questa immensa espansione che commuove. Può accadere con un tramonto, con una cima innevata, con un quadro di un vero artista; può accadere perché qualcuno ci aiuta a portare una borsa pesante, o perché ci regala un semplice oggetto con amore; può accadere mangiando qualcosa e sentendone pienamente il gusto, immaginando l’origine naturale di quel qualcosa, quanto l’esistenza si impegni per noi e per sostenerci; può accadere guardando un bambino che gioca o un cucciolo che corre gioioso. Sono attimi di immensità, in cui lo spazio-tempo non esiste, ma esisti tu, connesso al Tutto, pieno, pulsante di vita. 

La Mindfulness è la strada per poterti permettere di sperimentare questo stato di Grazia, ogni volta che qualcosa o qualcuno incontra il tuo Cuore nel profondo.

Questo intervento ha il solo fine di divulgare informazioni sull’essere umano e nuovi punti di vista, dando strumenti di conoscenza e di studio e strumenti della relazione d’aiuto, non è da considerarsi in alcun modo suggerimento medico o psicologico.

Archivi
Categorie

Articoli recenti

Articoli correlati

Iscriviti
Notificami
guest
0 Commenti
Meno recenti
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti