Dopo aver scritto il punto di vista di noi formatori, per par condicio, è doveroso leggere la testimonianza di chi ha vissuto il proprio processo trasformativo all’interno della Vacanza dell’Essere.
In questo articolo lascio la lettura alle parole di Isabella, un’insegnante nella vita professionale ma anche una grande donna che ha saputo mettersi in gioco nonostante le proprie convinzioni e resistenze passate.
Può accadere, infatti, che chi arriva da noi in Vacanza possa essere un po’ ignaro del mondo sconosciuto che può esistere dentro noi stessi. Soprattutto chi ha già fatto lavori piuttosto cognitivi può avere l’impressione che la mente logica razionale sappia, più o meno, tutto di se stessi.
Quando poi, invece, grazie a lavori che si indirizzano sul corpo e sulle emozioni, si spalancano stanze inesplorate, è facile avvenga, come per Isabella, che il piacere di guardarsi dentro si amplifichi gradualmente e sempre più con desiderio di esperienza continua.
Esattamente quello che richiede l’allineamento con la nostra Anima piuttosto che con la nostra personalità, la quale preferisce abitare stanze confortanti e, se possibile, sempre uguali così da esercitare sugli eventi della nostra vita il pieno controllo.
Dunque, ecco la sua testimonianza.
La sorpresa di Isabella
“Ho conosciuto Luca e Annalisa “per caso” due anni fa, quando, stressata da un anno faticoso, avevo deciso di cercare su internet una vacanza olistica all’insegna del riposo e della mindfulness, alla quale mi stavo avvicinando con curiosità. Così ho cliccato sul link del Sentiero dell’essere e mi sono apparsi questi due volti sorridenti che immediatamente mi hanno ispirato fiducia e simpatia. Non sono stata a pensarci troppo, sono andata ad istinto pensando: “Ma sì, proviamo!”
Pensavo di fare una vacanza in SPA tra massaggi, meditazioni, tisane e un po’ di yoga, invece…
Mi sono trovata catapultata in un percorso trasformativo di crescita personale ed escursioni in luoghi intrisi di sacralità, insieme ad un gruppo molto variegato per età e provenienza geografica.
È stata proprio la sorpresa che, accompagnata alla mia innata curiosità e propensione per le nuove esperienze ha creato il mix alchemico che mi ha legata a loro in maniera indissolubile. In due anni, nonostante la grande distanza tra il mio luogo di residenza e la sede dell’associazione (circa 1000 km.) ho frequentato due anni di scuola dell’essere, 3 vacanze e un seminario intensivo di 3 giorni che mi hanno cambiato la vita rendendomi… più felice.
Ho conosciuto delle persone straordinarie che sono diventate compagne di vita, ho aperto la mente e il cuore a nuove prospettive e modi di interpretare le cose, ho migliorato il mio modo di relazionarmi con amici, colleghi e familiari, trovando riscontro in tanti commenti delle persone che incontro, del tipo: ”Tu emani serenità; quando sto con te mi sembra tutto più facile e gioioso”.
Il mio rammarico è solo quello di non averli conosciuti prima, ma sono certa che nei giorni a venire ci sarà sempre un posto speciale per loro: non si libereranno di me tanto facilmente!”
Il Sentiero dell’Essere crea “dipendenza”
Come spiegato perfettamente da Isabella, il sapore della consapevolezza e della ricerca dentro se stessi produce una sorta di autonutrimento ricaricabile che necessita della sua continua alimentazione. Effettivamente oggi siamo noi a indicare a Isabella quali sono le attività che ha già fatto e che sarebbe il caso di non ripetere, altrimenti, fosse per lei, si lancerebbe in qualsiasi nostra nuova attività.
Simpaticamente, un giorno, un’altra corsista della Scuola dell’Essere ci disse proprio che il Sentiero dell’Essere crea “dipendenza” e noi, sorridendo, abbiamo semplicemente spiegato che laddove c’è la possibilità di incontrare un terreno fertile, risonante, armonico, è chiaro che il richiamo verso lo starci più a lungo possibile è molto forte. In ogni caso, come accade alla fine della Vacanza, arriva sempre un momento in cui ci si deve salutare e portare nel mondo quello che si è esperito e appreso insieme. Ed è quello che suggeriamo a tutti i partecipanti della Vacanza dell’Essere: trascorsa una meravigliosa settimana tra emozioni, condivisione, leggerezza e consapevolezza, è ora poi di portare con sé, lungo tutto l’anno, la forza rinnovatrice di quell’indimenticabile esperienza.
In particolare sono tre gli elementi che, per esperienza, si riescono a portare a casa dopo la Vacanza dell’Essere:
1- Sensazione di maggiore stabilità con se stessi;
2- Percezione di una forza nuova e rinnovata energia vitale;
3- Senso di liberazione rispetto ai propri fardelli.
E non mi sembra per nulla poco!
Aperta a tutti coloro che desiderano concedersi uno spazio autentico verso un nuovo mondo, la Vacanza dell’Essere ti sta aspettando. 😉

